Introduzione

Di inquinamento si parla a Milano da molto tempo, almeno dagli anni '80. E' ai tempi della seconda giunta Albertini che l'inquinamento e la qualità dell'aria sono diventati argomenti quasi costanti sulle pagine di cronaca locale dei giornali. Molti soggetti hanno lanciato allarmi riguardo alla salute dei cittadini, secondo loro gravemente minacciata, e chiesto misure drastiche, da attuare con la massima celerità.

Fin dall'inizio ha prevalso la tendenza ad associare l'inquinamento al traffico veicolare, lasciando in secondo piano, almeno sui mass media, tutte le altre possibili fonti. Ogni inverno si è assistito a lunghe diatribe fra le varie forze politiche su quali fossero i provvedimenti da adottare. Il dibattito ha coinvolto anche le istituzioni a livello superiore, provincia e regione, dato che gli inquinanti si spostano facilmente e rapidamente da una zona all'altra, e non sono certo presenti solo nel capoluogo lombardo.

Fra le varie misure proposte (e adottate) ricordiamo limitazioni alla circolazione dei veicoli a motore più vecchi (in particolare auto e furgoni, ma anche moto), le targhe alterne, blocchi totali del traffico privato, abbassamento dei limiti di velocità, abbassamento delle temperature negli uffici pubblici, obbligo di sostituzione delle caldaie del riscaldamento (almeno per quanto riguarda gli edifici privati). Malgrado ciò, il problema non ha mai mancato di ripresentarsi, anno dopo anno.

Va sottolineato che l'inquinamento arriva a destare allarme quasi solo in inverno. In estate esso si presenta al contrario solo saltuariamente, in maniera puntuale in concomitanza con particolare condizioni meteorologiche.

Un altro elemento importante è rappresentato dal fatto che gli inquinanti che superano in maniera regolare i limiti di legge sono solo alcuni fra quelli che vengono misurati e monitorati, nella fattispecie le polveri sottili. Sono queste particelle in sospensione denominate in base alle loro dimensioni espresse in micrometri, ovvero sia milionesimi di metro. Le polveri che a Milano risultano destare preoccupazione sono costituite dal PM10 (PM deriva dall'inglese e sta per particulate matter), ovvero le particelle con diametro uguale o inferiore a 10µm.

Purtroppo non sempre i mass media sono riusciti a fornire un quadro corretto della situazione, e dagli articoli sui giornali è spesso difficile capire in cosa consiste nel dettaglio il problema, quali sono le sue dimensioni, quali le sue origini e, soprattutto, perché le misure sin qui adottate non lo hanno risolto e quali dovrebbero perciò essere le misure da adottare. In realtà l'inquinamento è un argomento complesso, che richiede una trattazione un minimo approfondita per essere compreso in maniera soddisfacente.

Obiettivo di questo pamphlet è quello di illustrare in maniera chiara ma rigorosa, senza alcun pregiudizio ideologico, il problema dell'inquinamento a Milano, presentare i dati e le misure di cui si è realmente in possesso, al di là di luoghi comuni e semplificazioni eccessive, analizzare le misure sin qui adottate, per valutarne in maniera critica l'efficacia ed, infine, proporre eventuali misure alternative meglio in grado di contrastare il problema.

Ambizione degli autori sarà quella di valutare i dati a disposizione in maniera oggettiva, senza pregiudizi o condizionamenti da parte di interessi di altro genere.

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